Politiche pubbliche sulle pari opportunità e gestione della diversità
29018 - Politiche pubbliche sulle pari opportunità e gestione della diversità
1.1. Obiettivi della materia
La materia e i risultati attesi rispondono ai seguenti approcci e obiettivi:
L’integrazione delle questioni di uguaglianza, genere e diversità nell’agenda dell’azione pubblica è un tema sempre più rilevante nella realtà socio-politica contemporanea. Ciò si manifesta con la creazione di un’area politica specifica: le Politiche di parità.
Questa materia si propone di fornire un resoconto degli orientamenti e dei meccanismi istituzionali attraverso i quali il settore delle politiche pubbliche si è sviluppato in Spagna, considerando le interazioni tra i diversi livelli (internazionale, sovranazionale, nazionale, regionale e locale) e i diversi attori coinvolti nel suo sviluppo (il femminismo di Stato e l’apparato istituzionale, il ruolo dei partiti politici e dei sindacati, l’attività del movimento femminista e delle associazioni di donne e il contributo degli studi di genere).
Questi approcci e obiettivi sono allineati con i seguenti Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (OSS) dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite (https://www.un.org/sustainabledevelopment/es/), affinché l’acquisizione dei risultati di apprendimento della materia fornisca formazione e competenza per contribuire in qualche misura al loro raggiungimento:
Obiettivo 5 dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, che mira a raggiungere l’uguaglianza di genere e l’emancipazione di tutte le donne e le ragazze.
Obiettivo 4 (Istruzione di qualità). Essendo l’istruzione uno strumento cruciale nella lotta contro tutte le forme di discriminazione, questa materia contribuisce a dare la giusta attenzione agli studi di genere nei curriculum GAP.
3. Valutazione
3.1. Tipologia di prove e loro valore ai fini del voto finale e criteri di valutazione per ciascuna prova
Sia nelle sessioni di formazione frontale che in quelle a distanza, gli studenti possono scegliere tra due sistemi di valutazione:
MODALITÀ IN AULA
Lo studente deve dimostrare di aver raggiunto i risultati di apprendimento previsti attraverso le seguenti attività di valutazione:
SISTEMA MISTO Consiste in due attività di valutazione continua in aula:
Prova scritta. La comprensione delle materie sarà valutata sulla base di un esame o di una prova scritta che si svolgerà alla fine del semestre (70% del voto finale) nel mese di dicembre. La prova si compone di tre parti:
Una prima parte, con quattro domande che si riferiscono a contenuti molto specifici del programma, a cui bisogna rispondere in poche righe, in modo sintetico (il punteggio massimo per ogni domanda è di 0,75 punti). Nella seconda parte, sarà sviluppato in modo relativamente esteso un aspetto più generale del contenuto della materia. Nello sviluppo degli argomenti, lo studente deve concentrarsi specificamente sulla domanda posta (e non su altre domande simili o correlate), assicurandosi che la presentazione sia sufficientemente ampia e rigorosa e ben strutturata, evitando presentazioni schematiche tipo canovaccio (punteggio massimo per questa parte, 2 punti). La terza e ultima parte è di natura teorico-applicativa (2 punti) e consisterà in un caso pratico in cui lo studente dovrà sviluppare un argomento basato sulla presentazione di un’informazione data. In altre parole, l’obiettivo dell’esame è verificare se i contenuti della materia sono stati correttamente assimilati e se è possibile scrivere un elaborato sistematico e adeguatamente articolato.
Lavoro pratico. La materia, data la sua componente teorico-pratica, incorpora attività di apprendimento che servono come base per la valutazione. Gli studenti possono ottenere fino al 30% del punteggio attraverso il completamento di attività e lavori pratici (studi di casi, analisi critica di testi, notizie, ricerca e analisi di dati). Questi valutano l’implementazione dei contenuti teorici sviluppati nel corso. Tutti questi compiti pratici devono essere individuali, tranne quando è espressamente indicato che possono essere svolti in gruppo.
2. PROVA UNICA
Gli studenti che lo richiedono possono sostenere un unico esame alla fine del corso. Questo esame unico, che rappresenterà il 100% del voto finale, comprenderà nella prima parte sei domande (riferite ai contenuti teorici sviluppati nelle unità didattiche), oltre a un argomento da sviluppare e un caso pratico.
Criteri di valutazione
Il completamento di queste attività, insieme all’esame scritto, costituirà il criterio di valutazione del corso. Il corretto e completo svolgimento delle esercitazioni sarà valutato tra 0 e 3 (punteggio massimo totale), sommando tale punteggio al voto finale degli studenti che avranno ottenuto all’esame una votazione di almeno 3,5 punti (su 7); sia al primo che al secondo appello del corrispondente anno accademico. In altre parole, i compiti non vengono utilizzati per aumentare i voti o per compensare i voti degli studenti che non raggiungono questo punteggio minimo. Pertanto, la materia non sarà superata se non si è ottenuto il voto minimo obbligatorio in ciascuno degli strumenti di valutazione: un minimo di 3,5 punti (su 7) nell’esame e un minimo di 1,5 punti (su 3) nel lavoro pratico.
La consegna delle attività per la valutazione continua della materia avverrà attraverso l’ADD, per blocchi, corrispondenti a ciascuna unità didattica, e prima della prova scritta. Gli studenti che non superano il corso con questa procedura possono sostenere l’esame scritto nella sessione d’esame ufficiale.
4.3. Programma
PROGRAMMA TEORICO
Il materiale di studio di questa materia è strutturato in tre Unità Didattiche. Ognuno di essi è composto da argomenti che vengono sviluppati seguendo i titoli che, come indice, si possono vedere nel programma.
UNITÀ 1. Basi teorico-concettuali
Tema 1. La costruzione della disuguaglianza. Teoria/e di genere. Presentazione dei diversi quadri concettuali attraverso una breve panoramica storica. Identità di genere. Relazioni di genere. Meccanismi e agenti di socializzazione del genere. Stereotipi di genere. Effetti degli stereotipi di genere: sessismo sottile e sessismo manifesto. Linguaggio e sessismo. Linguaggio non sessista.
Tema 2. Dimensioni e indicatori della (dis)parità di genere Differenze o disuguaglianze? Una lettura della realtà a partire dalle statistiche su genere e disuguaglianza: istruzione, lavoro, salute, politica e immigrazione Violenza contro le donne nella sfera privata e sul posto di lavoro
UNITÀ 2. Dimensione istituzionale: pari opportunità e politiche di parità
Tema 3. Politiche pubbliche sulla parità di genere. L’inserimento delle richieste di parità delle donne nell’agenda pubblica e l’istituzionalizzazione delle politiche di parità di genere. Approcci strategici alle politiche pubbliche sulla parità tra donne e uomini. Politiche specifiche di parità rivolte alle donne: dalle pari opportunità alle azioni positive. Empowerment. Integrazione della dimensione di genere. Integrazione della dimensione di genere nelle politiche pubbliche. Il trattamento della violenza di genere nelle politiche pubbliche sulla parità.
UNITÀ 3. Piani di parità: obiettivi e applicazione.
Tema 4. Politiche di parità e loro applicazione sul posto di lavoro. Cambiamenti nell’organizzazione del lavoro e nella produttività. Piani di parità nelle aziende e altre misure per promuovere l’uguaglianza. Nozioni di base sui contenuti, l’elaborazione e l’applicazione: accesso al lavoro, classificazione e promozione professionale, discriminazione salariale e conciliazione tra lavoro e vita familiare.